GITE



3/4 febbraio - Escursione notturna - CIASPOLE

AL RIFUGIO LANCIA


Per la gita è previsto il trasferimento con mezzi propri. Ritrovo in località “Giazzera” di Vallarsa (Trambileno) alle 19.00.
Per arrivare in questa località partendo da Trento e passando da Rovereto il tempo di percorrenza è di un ora.
Dal posteggio al rifugio ci sono due ore di camminata con le ciaspole.
Cena e pernottamento presso il rifugio Lancia.
Il giorno dopo, domenica è previsto un giro sulle cime soprastanti il rifugio, con possibilità di pranzare al rifugio Lancia.
Rientro a Trento nel pomeriggio di domenica.
Per le iscrizioni telefonare a Paolo (tel. 348 1506329) entro il 31 gennaio.
Attrezzatura:
Ciaspole, pila frontale, sacco lenzuolo, thermos con bevanda calda.



18 febbraio - CIASPOLE:

MONTE DEL LAGO (2.186 m.)
SEEBERG - NOCK (Sarentini)


A nord del Monte Villandro, dai boschi sempreverdi si scorge la candida sommità di una piccola dorsale, un itinerario ideale per una “ciaspolada”; l’ascensione attraverso i pascoli fino alla Cappella al Morto è un autentico piacere.
Punto di partenza (circa 1.300 metri) a Boscoriva. Seguendo la destra orografica del Rio Gedrum si sale brevemente attraverso i prati costeggiando dapprima il canale e poi il torrente si risale la Val Gedrum in direzione est fino al ristoro zur Mühle (chiuso in inverno). Qui il sentiero si congiunge alla strada che proviene da S. Martino/Reinswald e che prosegue come via crucis fino al Prackfieder Jöchl. Poco più avanti si abbandona la valle attraversando un ponte sul torrente e si sale nel bosco in direzione sud-ovest. Giunti a una biforcazione tenersi sulla destra lasciando la via crucis. Usciti dal bosco si attraversa un modesto rio e si sale per i pascoli fino a una ben visibile malga di recente costruzione, la Riebner-Seeberghütt (2.047 metri). Da qui circa 20 minuti per superare i 120 metri di dislivello che ci separano dalla Cappella al Morto/Totenkirchl (2.186 metri), ai piedi del Monte Villandro.
Il ritorno si svolge attraverso la conca situata a ovest della Seeberghütt, che altro non è che il Lago Nero/Schwarzsee coperto dalla neve. Dalla sponda occidentale del bacino lacustre si sale brevemente fino a una sella, poi si prosegue verso nord fino al Monte del Lago (2.146 metri). Traversando le ripide pendici occidentali del rilievo (in caso di neve abbondante ritornare alla sella e seguire il sentiero estivo T) raggiungere una malga al limitare del bosco e imboccare la forestale che, oltrepassando il Pinterhof e la segheria Gatterer in Val Gedrum, riconduce al punto di partenza..



4 marzo - CIASPOLE

PIZZO DI LEVICO


Itinerario: Si parte dal passo di Vezzena (1.404 m.), raggiungibile in auto da Lavarone lungo la “Strada della Fricca” oppure da Caldonazzo e Levico lungo la “Strada del Menador”. In prossimità dell’alberto del passo parte la strada, inizialmente asfaltata, che in circa mezz’ora raggiunge comodamente il Forte di Busa Verle. Il percorso prosegue, sempre su strada asfaltata fino a raggiungere, sulla sinistra, il bivio in cui il sentiero n. 405 sale ripido nel bosco per raggiungere la sommità del Pizzo. Si può anche continuare a seguire la strada asfaltata, che più avanti curva a sinistra e poco dopo curva a destra. In prossimità della seconda curva, sulla sinistra parte la strada militare che raggiunge il Pizzo di Levico, dal quale si può godere di un vasto panorama sulle montagne circostanti, con una superba vista sui sottostanti laghi di Caldonazzo e di Levico (1 ora e 30 dal Forte di Busa Verle).
Il ritorno può avvenire lungo lo stesso itinerario, oppure seguendo il sentiero SAT, o tagliando i prati lungo un percorso non segnato e raggiungendo la Malga Marcai di sopra, da cui si segue in discesa la strada asfaltata che riporta al Forte di Busa Verle, e quindi al Passo di Vezzena.



25 marzo - CIASPOLE

GIRO DEL CASTELLAZ
CAPANNA SEGANTINI


In pullman al Pian dei Casoni (m. 1.671). Dopo Paneveggio si prosegue prendendo la strada a sinistra del Passo Valles e dopo circa 5 km si arriva al Pian dei Casoni (dove inizia la Val Venegia).
Da qui si prende a destra passando il Trevignolo entrando in un bosco di Abeti prima in salire e poi in piano fino ad uscire sullo splendido prato di Malga Juribello (m. 1.868 con vista sul Colbricon e Costabella).
Ancora in leggera salita con a sinistra il Castellaz e la veduta del Cimon della Pala e della Vezzana, poi in piano fino ad incrociare le piste da sci che scendono dalla Costazza fino al Passo Rolle. Passiamo accanto alla Capanna Cervino (m. 2.062 - aperta con servizio di bar e cucina) arrivando alla Baita Segantini (m. 2.170), che naturalmente è chiusa.
C’è la possibilità in mezz’ora di salire a Punta Rolle (m. 2.222) o a Cima Costazza (m. 2.275). Si scende poi al Campigol della Vezzana con visita grandiosa del gruppo delle Pale. Poi sempre in leggera discesa alla Malga Venegiota (m. 1.778) e arrivo al Pian dei Casoni compiendo così il giro completo del Castellaz.




6 maggio- APERTURA ATTIVITÀ

CONSUETA GITA IN MARZOLA


La direzione invita tutti i soci e simpatizzanti a partecipare alla tradizionale apertura della nostra attività al bivacco Bailoni. Sarà sicuramente un momento di aggregazione e di allegria. Pranzo satino. Partecipazione del nostro coro.
È sempre gradita la vostra partecipazione sabato 5 maggio per trasportare al bivacco le libagioni.



20 maggio- CICLOTURISTICA

VALSUGANA A PEDALI


Dopo la Val di Sole e il Mincio, quest’anno la Sezione propone ai soci una gita sulla ciclabile della Valsugana. In pullman, con carrello porta bici appresso, ci portiamo a Borgo Valsugana. Da qui, si percorre la pista ciclabile, interamente su strada dedicata esclusivamente alle biciclette (si incontra solo qualche trattore) che attraverso i comuni di Villagnedo, Ospedaletto e Grigno portano al confine con il Veneto. A Tezze, all’altezza del bicigrill realizzato l’estate scorsa dalla Provincia Autonoma di Trento, c’è un’ampia area attrezzata con struttura coperta della Pro Loco di Tezze, dove i più stanchi si possono fermare ed aspettare chi prosegue. Infatti gli altri possono proseguire in territorio veneto in un suggestivo scenario che scorre lungo il fiume Brenta fino al comune di Valstagna. A questo punto la ciclabile termina ed il percorso prosegue su strada aperta anche alle auto. Noi ritorneremo indietro fino a Tezze, dove prepareremo una braciolata per tutti i partecipanti. Dopo pranzo si riprende la bici fino a Borgo Valsugana e si rientra. Il percorso è adatto a tutti; infatti in questo tratto la ciclabile non presenta asperità particolari. Il tratto Borgo Valsugana - Tezze è di circa 20 chilometri. Da Tezze fino alla fine della ciclabile sono circa 15 chilometri..



17 giugno - ESCURSIONISTICA

RIFUGIO LARCHER AL CEVEDALE
E GIRO DEI LAGHETTI


Le bellezze del gruppo Cevedale sono riassunte in questo itinerario che pur non toccando i ghiacciai offre all’escursionista un panorama veramente superbo. Da Malga Mare (raggiungibile in auto dall’abitato di Cogolo) si imbocca il sentiero 102 e si sale lungo il versante impervio ricoperto di vegetazione per raggiungere Pian Venezia, dove sorge un rifugio-baita (2.290 m.). La Val Venezia forma un’ampia conca con al centro il corso del torrente Noce Bianco e mossa da ondulati rilievi e ampi pascoli, è chiusa ad occidente dalla catena del Vioz e del Palon de la Mare. Il sentiero, mantenendo la sinistra orografica, porta al rifugio Larcher, posto su un balcone roccioso e recentemente ristrutturato. Da qui il panorama corre sulle cime del Cevedale e sulla vedretta circostante. L’escursione prosegue verso il Lago delle Marmotte seguendo i segnavia 104 e 123 . Mantenendo il sentiero 123 il giro ad anello taglia il versante meridionale del Careser, sopra il Lago Lungo, per raggiungere il Lago Nero e il Lago Careser (bacino idroelettrico). Superata la base della diga, il sentiero gira a sud in località Lame (2.430 m.), quindi prosegue scendendo rapidamente fra pendii rotti da pascoli per tuffarsi nel bosco di conifere per tornare al piazzale della centrale.



8 luglio - ESCURSIONISTICA

SASSO PIATTO (2.964 m.)
VIA OSKAR SCHUSTER


Un sentiero contrassegnato dal marchio rosso si diparte dal Rif. Vicenza e arriva alle falde ghiaiose del Sasso Piatto; questo grandioso scenario di cime e pareti rocciose si eleva sopra gli scoscesi valloni della cima della conca del Sassolungo (2.821 m.), della Torre Innerkofler (3.081 m.), del Dente (3.000 m.) e del Sasso Piatto (2.964 m.). Camminando sopra ghiaioni e neve si sale e, ancor prima di raggiungere quota 2.600, a destra, una macchia di colore segna l’inizio della Via Oskar Schuster.
Essa introduce nel labirinto roccioso e molto articolato della parete est del Sasso Piatto. Il corso del sentiero è assai complicato, perciò si consiglia di far attenzione ai segni rossi. Attraverso passaggi incassati, gradinate rocciose e scoscese, attraverso gole e scanalature e camini si guadagna in altitudine. Dall’apertura di una forcella, inattesa, appare una veduta, che lascia col fiato sospeso sulla sottostante prateria di Pian di Confin. Nel tratto superiore del giro, segna il punto di chiusura, una ripida parete di 20 metri che offre però anche appigli. Corde metalliche aiutano la traversata di questo passaggio.
Salendo per un canaletto ghiaioso si raggiunge finalmente la cresta, la cui cima di mezzo (2.958 m.), è sormontata da una croce. Il panorama quassù si presenta grandioso; avvincono i contrasti delle praterie montane a ovest contro il frastagliato e multiforme Gruppo del Sassolungo, mentre sulla linea dell’orizzonte si allineano, una accanto all’altra, cime nevose che superano i 3.000 metri, dall’Ortles al Großvenediger.
Discese: sul largo e pendente crinale del Sasso Piatto del fianco ovest, si scende seguendo le tracce del sentiero contrassegnato di rosso in 1 ora circa, fino al Rifugio Sasso Piatto (2.301 m.). Si ritorna al PP di Passo Sella sul sentiero Friedrich-August che permette una passeggiata di notevole attrattiva..




16 SETTEMBRE - ESCURSIONISTICA

GIRO DEL PELMO


Isolato massiccio dolomitico ricco di storia alpinistica, il Pelmo si innalza dalle pendici boschive con un’elegante e splendida muraglia di roccia. Dal Passo Staulanza (1.766 m.), raggiunto il sentiero n. 472, lungo le pendici meridionali, per il Triol dei Cavai al Rifugio Venezia (1.496 m.) - ore 2,30 (possibilità di rientro per lo stesso percorso). Traversata al Rifugio Città di Fiume per il sentiero n. 480 (alpinistico di media difficoltà, parzialmente attrezzato). Per ghiaioni alla Forcella Val d’Arcia (2.476 m.), si aggira il grande anfiteatro morenico di nord-ovest (possibilità di deviazione a sinistra per Punta Staulanza) in direzione della Forcella Forada (1.977 m.) al Rifugio Città di Fiume (1.918 m.) - ore 3,15, quindi per il sentiero 472 al Passo Staulanza (ore 1,00)..



14 ottobre - CHIUSURA ATTIVITÀ

CONSUETA GITA IN MARZOLA


La festa per la chiusura dell’attività in Marzola oramai è un classico! Ovviamente l’invito a recarsi al bivacco Bailoni è rivolto a tutti i soci e simpatizzanti, i quali potranno passare una bella giornata in compagnia ed allegria. A tutti verrà garantito il pranzo satino. Alla giornata parteciperà anche il nostro coro..